Continua l’intervista a Luca Bove di LocalStrategy.it. Dopo aver parlato dell’importanza della Local Search, una domanda ricorrente su questo particolare tipo di posizionamento nei motori di ricerca riguarda le categorie merceologiche per le quali è più utile la Local Search.
Dai un’occhiata qui sotto per vedere cosa mi ha risposto Luca, nella terza intervista della serie dedicata al posizionamento locale su Google.
A chi serve la Local Search?
Video intervista a Luca Bove a cura di Mirko D’Isidoro
Tendenzialmente la geolocalizzazione serve a tutte le attività (aziende, enti pubblici, strutture ricettive, punti vendita,….) con una o più sedi fisiche “aperte al pubblico” e quindi potenzialmente idonee a soddisfare ricerche con intento locale di vario tipo:
- quando l’utente cerca un’attività specifica (quella e proprio quella!): in questo caso l’ottimizzazione della propria presenza a livello locale migliora l’esperienza dell’utente che trova tutte le informazioni utili per raggiungere (anche fisicamente) ciò che cercava.
- per trovare un business (non uno in particolare!) in un determinato ambito: nei casi in cui la ricerca locale venga utilizzata dall’utente come strumento di esplorazione. È il caso di ricerche del tipo “idraulico a Torino” oppure “ristorante a Roma”. Essere visibili tra i risultati locali, a seguito di query così topiche, significa dare alla propria attività una grande visibilità che può tramutarsi in “contatto” concreto e diretto.
Ovviamente, alcune categorie merceologiche traggono dalla promozione locale maggiori benefici rispetto ad altre. Ad esempio, per le strutture ricettive, per i ristoranti, per le farmacie, per i vari servizi assistenza e soccorso di ogni genere (ma ci sono anche altre categorie) è vitale una buona presenza nell’ambito della local search.
In questi casi si può arrivare anche a metà del traffico proveniente dalla local search! Nel caso delle strutture ricettive/ricreative possiamo forse parlare di categorie “locali” per eccellenza. Questo tipo di categorie ha una forte caratteristica che è quella di attingere a un bacino di utenti molto vasto e soprattutto a una tipologia di utenti altamente “profilati”, abituati ad effettuare ricerche di tipo locale e a ricorrere alla geolocalizzazione utilizzando soprattutto dispositivi mobile.
Recenti statistiche (6th Annual 15miles/Neustar Localeze Local Search Usage – Study Conducted by comScore) hanno evidenziato come le ricerche locali, nel caso specifico da mobile, variano anche in base alla “categoria” di ricerca. E i ristoranti sono proprio al primo posto!
Le categorie che in qualche modo fanno appello a situazioni di “emergenza”, invece, possono sfruttare l’impellenza del momento, la necessità immediata che l’utente ha di trovare ciò che gli serve (è il caso appunto di farmacie, assistenza stradale, idraulici, eccetera) per farsi raggiungere sfruttando proprio la visibilità locale. In questi casi il traffico generato verso il sito web dalle piattaforme geolocalizzate può arrivare anche al 50% del totale!
Per altre attività magari non è vitale, ma è comunque importante, soprattutto se consideriamo la promozione locale come il modo di migliorare l’esperienza dell’utente. Tra le query più ricercate degli utenti ricorrono, ad esempio, (soprattutto nelle ricerche da mobile) gli orari di apertura dei negozi, o le indicazioni su come raggiungerli. E sarebbe un peccato rovinare, proprio nella fase finale, l’esperienza di una persona motivata ad acquistare!
In alcuni casi, la local search è usata con il Brand. Ad esempio sono una grossa casa di moda, ho centinaia di punti vendita ed un ecommerce, magari qualche utente usa l’ecommerce come catalogo e poi vuole acquistare nel negozio fisico. Qui è fondamentale essere presenti correttamente sia sulle mappe sia con uno store locator ottimizzato. Infine tieni presente che più ci rivolgiamo a persone non stanziali, più è utile il supporto di strumenti di local search per il nostro business.
Cerco di spiegarmi meglio: chi vive da tempo nella stessa zona, conosce buona parte dei negozi e quindi ci arriva anche senza mappe. Invece il turista, chi si è appena trasferito, chi è di passaggio, ha bisogno di questi strumenti per raccapezzarsi offline! Di solito poi le persone usano di più le mappe nelle grosse città e meno nelle piccole.